Presto, forse, il giovanissimo e tanto amato grafene potrebbe venire sostituito da un nuovo materiale, il Silicene, nato dalla collaborazione tra il team di ricerca della Technische Universität Berlin in Germania, dell’Istituto di Struttura della Materia del Cnr di Roma e dell’Università di Aix-Marseille in Francia e che pare possa essere il materiale del futuro.

 

La ricerca pare sia riuscita a trasformare per la prima volta il silicio in un foglio monoatomico, ossia dello spessore di un atomo. Il materiale sarebbe stato ottenuto attraverso la condensazione del vapore di silicio su un piatto d’argento, formando così un unico strato di atomi di silicio adattati secondo una struttura a nido d’ape, riuscendo anche a donargli molte proprietà elettroniche affini a quelle del grafene, ma con una maggiore compatibilità di questo con tutti i dispositivi elettronici a base di silicio.

Anche le misure delle proprietà ottiche, chimiche ed elettroniche, hanno dato ottimi risultati.

 

Ma l’elemento che rende così innovativo il Silicene, sarebbe la sua banda proibita intrinseca, cioè una zona energetica interdetta agli elettroni che lo farebbe funzionare naturalmente come un interruttore di corrente, proprietà questa indispensabile per poter costruire i transistor dei dispositivi elettronici.