E’ il risultato ottenuto da uno studio dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Analizzando gli anni dal 2010 al 2013, la percentuale di rifiuti urbani destinati al riciclo è salita di 7 punti arrivando alla quota 42,3%, segno questo di una maggiore sensibilità dei cittadini italiani su un tema divenuto ormai di importanza vitale. Obiettivo: raggiungere entro i prossimi due anni il fatidico valore di 50%.
In termini di tonnellate, i rifiuti non riciclabili sono arrivati a 29,5 milioni di tonnellate annue.
Ma non è tutto rose e fiori. Si nota un differente comportamento andando da nord (54,43% di rifiuti urbani destinati al riciclo) a sud (28,86%).
A dare i migliori rendimenti sono soprattutto le piccole cittadine al confronto con le maggiori città italiane, nettamente più indietro in questo tipo di classifica di comuni virtuosi.