Il grande Einstein e la sua teoria della relatività superano anche questa prova e si confermano il caposaldo della fisica moderna. La notizia è destinata a creare scalpore soprattutto dopo le celebri discussioni sorte dopo le dichiarazioni dell’ex ministro Gelmini.
Science Magazine, secondo indiscrezioni, avrebbe rivelato che l’esperimento effettuato mesi fa secondo il quale i neutrini avevano superato la velocità della luce era viziato da un errore di connessione fra un cavo a fibra ottica che collega il computer al ricevitore gps utilizzato per cronometrare il tempo di percorrenza dei neutrini stessi.
Con questa cattiva connessione i dati venivano acquisiti con 60 nanosecondi di anticipo, valore sufficiente per dire che i neutrini erano più veloci della luce di ben 60 nanosecondi. Anche questi valori dovranno essere verificati ma le prime conferme del malfunzionamento della connessione a fibra ottica tra computer e gps arrivano dagli operatori del Cern.
Per giovedì è attesissima la dichiarazione ufficiale degli scienziati italiani che lavorano al rivelatore Opera e che ora, dopo aver pensato di dover riscrivere tutti i libri di fisica, dovranno relazionare sui nuovi sviluppi e sui problemi sulla connessione a fibra ottica che loro stessi hanno riscontrato.
La teoria della relatività è salva e Einstein, come è sempre stato, aveva ragione…
in queste cose siamo proprio indietro
c’e ben’altro da fare.
Antonio Bonario.