Alla fine ha prevalso il buon senso e soprattutto hanno avuto peso le proteste e le discussioni della associazioni ambientaliste e di tutti gli addetti ai lavori.
Nelle ultime giornate si stava assistendo ad una decisa proposta di fermare gli incentivi del fotovoltaico al raggiungimento degli 8 mila MW, quota che sarebbe stata raggiunta molto presto. Fortunatamente la proposta, avviata anche sul web su molti blog e siti del settore, è stata modificata ed alla fine il governo ha deciso che fino a giugno 2011 il sistema incentivante rimane così come è e in quella data si decideranno i nuovi parametri e incentivi successivi insieme al ministero dell’Ambiente. Qualche limite comunque è arrivato, come produrre al massimo 1 MW di energia verde utilizzando un massimo del 10% di terreno. Ciò è stato fatto per rendere possibile che l’energia da fonti rinnovabili rappresenti un reddito aggiuntivo per gli agricoltori che comunque va legato all’attività agricola.
Anche in tema di regolamento edilizio è stato imposto l’obbligo del 50% di energia verde per i consumi di acqua calda sanitaria, riscaldamento e “raffrescamento” per le abitazioni italiane entro il 2017 pena il diniego del rilascio del titolo edilizio.
Ricapitolando dunque gli incentivi sono salvi ma il problema è solo rimandato in quanto a giugno se ne vedranno delle belle e magari ci sarà di nuovo il tentativo di affossare l’unica industria che in Italia dà migliaia di posti di lavoro e che funziona veramente negli ultimi anni.